La pazienza dell'agricoltore
Quante volte ci siamo fermati? Quante volte abbiamo desistito da un sogno oppure pensavamo di non essere in grado di portare a termine un progetto? A me è capitato tantissime volte, ma la domanda chiave è: qual è la motivazione più ricorrente?
Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l’agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra, pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell’ultima stagione. Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. (Giacomo 5:7)
Spesso ostacoliamo la nostra crescita perché non abbiamo abbastanza pazienza e ci arrendiamo, altre, invece, ci lasciamo portare dalla fretta e cerchiamo delle "scorciatoie" che, alla fine, si dimostrano essere delle strade per il fallimento. Capita che ci scoraggiamo e smettiamo di bussare, di credere e di pregare. Perché? Perché non riusciamo a vedere con i nostri occhi qualche risultato.
Dio ci chiama a credere e a muoverci in fede, ma non ci dice di controllare i risultati; c'è un verso nella Parola di Dio che chiarisce questo:
Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere. (1 Corinzi 3:6 NR94)
Come? Quindi, quando semino o quando annaffio, non sono responsabile per la crescita? Se ancora non vedo germogliare nulla, non è perché ho sbagliato qualcosa? Se stai ancora annaffiando, no! Ma è Dio che farà crescere!
Più volte ci possiamo rendere conto nella vita che gli unici che non raggiungono la meta sono quelli che si sono fermati per strada. Non hanno visto i cambiamenti desiderati e hanno smesso di "coltivare" i loro sogni e progetti.
Ma se Dio è in quel piano, poco importa ciò che faccio, se continuo a coltivare la Sua Parola trovo la certezza nella Bibbia che porterà frutto.
Così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata. (Isaia 55:11 NR94)
Coltivare non è essere passivi, ma creare l'ambiente giusto per la piantina.
Smettiamola di lamentarci! Impegniamoci a non essere pigri e passivi, ma continuiamo a lavorare; così quel seme riceverà ciò di cui ha bisogno per maturare e portare i frutti per cui è nato.
In Giacomo 5, nel verso 7, possiamo trovare il vaccino per la lamentela e la passività: siate pazienti.
Signore, dacci oggi la pazienza dell'agricoltore, perché possiamo credere quando non vediamo nulla, mentre c'è solo un seme sotterrato; che possiamo continuare ad annaffiare con la visione che ciò che hai promesso Tu lo farai!
Commenti