Perché no? Perché devo aspettare?
Chi non ha mai fatto queste domande? Da piccoli bambini impariamo a odiare queste due paroline: no e aspetta. Qualsiasi genitore responsabile sa che sono necessarie per la crescita di ogni essere umano. Dio, come un Padre responsabile tante volte risponde così alle nostre preghiere, alle nostre richieste e suppliche, ma perché? Dio è cattivo? Dio non ci ama? Dio non ci vuole dare? Oppure è diventato avaro?
A volte possiamo
pensare così. Immagina un padre che porta sempre suo figlio dal Mc
Donald, gli compra tutta la cioccolata che gli chiede, pensate sia
responsabile? Sta curando la salute e la vita di suo figlio? E’ un
padre buono o cattivo?
Al contrario di
tutte queste cose Dio è amore e la Sua Parola, il Suo carattere,
Gesù, ci insegna in diversi modi che Dio è amore. Allora perché
Dio distrusse tutto e preservò solo Noè e la sua famiglia? Perché
il popolo è stato schiavo in Egitto? Perché Dio non mi ha fatto
giustizia? Credo che la maggior parte dei personaggi nella Bibbia ha
avuto le stesse domande che possiamo avere anche noi e nessuno
escluso.
Esiste una tendenza
a pensare che Mosè, Noé, Giobbe, Paolo e altri tanti erano perfetti
o quasi, ma la Bibbia dice che erano uomini come noi. Davide, l’uomo
secondo il cuore di Dio ha combinato un sacco di guai e cosa ha fatto
Dio? Li ha passato la mano sulla testa? Gli ha dato tutto ciò che
lui chiedeva? Tutto subito?
Un giorno di questi
mi sono messa a leggere la storia dell’arca di Noè e per la prima
volta mi sono stupita del tempo che Noè è stato dentro quell’arca.
Se lui era un uomo come noi pensate che ha ringraziato Dio per
l’attesa? Non si è mai lamentato? Lui e sua moglie non hanno mai
fatto una discussione?
La Bibbia ci
racconta che loro hanno trascorso più di 1 anno intero dentro
quell’arca. Tutto è iniziato il “600 anno
della vita di Noè”. Prima di tutto ha piovuto per 40
giorni, poi le acque sono rimaste alte per 150 giorni, poi dopo altri
3 mesi e l’arca si fermò, poi altri 40 giorni e Noè apri la
finestra e quando la colomba che lui lanciò fuori non trovo posto da
posare lui aspettò altri 7 giorni e poi rifece la prova, allora
questa volta la colomba è tornata con una foglia fresca di ulivo e
Noè aspettò altri 7 giorni. Dopo tutti questi numeri la Bibbia ci
dice che “l’anno 601 della vita di Noè” le acque si erano asciugate e il 27o giorno del 2o mese Dio ha
detto a Noè di uscire dall’arca. Tutti questi numeri mi hanno
fatto perdere il fiato ma facciamo un po’ di conti: 40 + 150 + 90
(3 mesi) + 40 + 7 + 7 = 334 giorni circa. Uau, io non mi posso
immaginare in una situazione del genere, sarei proprio un genio se
non mi lamentasse né meno un pochino, vero?
Ma se per te va bene
portiamo ai giorni di oggi. Immaginiamo che sei andato dal dottore e
lui ti ha detto che dovresti fare un intervento per salvare la vita
che è molto delicato e perché possa recuperarti completamente dopo
dovresti rimanere ricoverato in ospedale per 300 giorni, o meglio,
circa 10 mesi. Va bene per te? E’ meno di Mosè no? Al meno in
ospedale ti fanno da mangiare e puoi ricevere visite, ma immagina
Noè, sua moglie, i suoi figli e le sue nuore cosa hanno vissuto
chiusi lì dentro.
Ogni volta che Dio
ci dice di aspettare è per il nostro bene, per insegnarci qualcosa,
per proteggerci da un male, come un padre fa con il suo figlio. Lui
vede oltre, Lui sa ciò che ci aspetta dopo quel tempo ma noi, poveri
mortali, no. L’attesa diventa lunga quando non sappiamo ancora cosa
ci aspetta alla fine. Ma Dio è un Dio misericordioso e sapeva che
doveva portare quella famiglia al sicuro per poter iniziare il lavoro
della salvezza. Forse Dio non ha detto a Noè che dalla sua
discendenza verrebbe il Messia, il Salvatore, ma gli ha dato speranza
per credere, confidare e aspettare.
Oggi posso
ringraziare il Signore della Sua pazienza verso di me per ogni volta
che Gli ho bombardato di domande perché dovevo aspettare, andare
avanti senza capire per alla fine imparare la Sua fedeltà, che posso
confidare in Lui. Grazie Signore perché hai sempre tutto sotto
controllo!
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